Aggiornare il blog… e se non lo fai per mesi?

Aggiornare il blog in modo costante è la base perché un blog dimostri di essere in vita. Ma cosa fare se per qualche ragione si sospendono le pubblicazioni per qualche mese?

Aggiornare il blog, rappresentato da macchia da scrivere

Negli anni ho cercato di aggiornare il blog tenendo una media di almeno un post al mese. Qualche volta pubblicandone di più, qualche volta di meno. Ma cercando di non rimanere mai troppo indietro…

Poi, invece, arriva il 2022 e dopo l’articolo pubblicato a gennaio nulla più. Fino a questo post.

Come fare? La mia soluzione è scrivere questo articolo di spiegazione e di scuse.

Una cosa, forse, parzialmente inutile, lo so.

Infatti, per la sua stessa tipologia, un post quale il presente difficilmente verrà mai indicizzato in maniera decente sui motori di ricerca. Ma come mi è già capitato di scrivere (vedi ad esempio: “Scrivere… l’effetto che mi fa“) ogni tanto in questo blog torno alle origini dello strumento e lo uso come “diario personale”, senza stare troppo a pensare alla seo.

C’è poi da considerare anche quel “parzialmente” che ho aggiunto.

Se è vero che ai miei post molti lettori arrivano direttamente dai motori di ricerca, senza, quindi, “passare dal via” della home, è anche vero che nei miei contatti di lavoro, insieme al mio numero di telefono e alla mia mail, do anche l’indirizzo di pensoquindiscrivo.it (e del mio sito professionale www.marcocampagnolo.ink). Se quindi un possibile cliente venisse a leggere il mio blog e trovasse un buco di mesi negli aggiornamenti… ecco qui l’articolo che potrebbe spiegargli le ragioni.

Questo articolo, infatti, vuole essere una spiegazione per questa mancanza di aggiornamento. 

E dopo questa lunghissima premessa, la spiegazione su cosa è successo.

Semplicemente a gennaio 2022, dopo uno stop di due anni, ho ripreso la mia attività giornalistica.

Il fermo è stato dovuto a un’auto sospensione per conflitto di interessi (poi prolungata dalla crisi covid). Ho, infatti, professionalmente seguito come ufficio stampa dei politici e non mi piaceva l’idea che qualcuno potesse anche solo pensare che quanto scritto sul giornale venisse influenzato dalla mia altra attività professionale.

Dopo un congruo stop, a gennaio 2022 ho ripreso a collaborare con la testata locale con la quale già in precedenza lavoravo. Mi è stata però affidata una nuova zona da seguire e ho dovuto ritessere tutta la mia rete di contatti, per poter fare adeguatamente il mio lavoro.

Inoltre il carico di articoli che mi veniva richiesto era maggiore rispetto a quanto richiestomi in precedenza…

Tutto questo mi ha, per un po’, fatto scappare la voglia di aggiornare il blog… quando finivo di redigere i pezzi per il giornale avevo più voglia di riposare il cervello, piuttosto che occuparmi di nuovi post.

Sbagliato? Forse si, ma rimango convinto che piuttosto che scrivere male, sia stato meglio non scrivere.

Adesso che le cose iniziano a girare in maniera più tranquilla, ecco che provo a tornare a fare il mio dovere aggiornando pensoquindiscrivo.it… 

Marco Campagnolo
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